Noleggio a lungo termine soluzione per il parco macchine datato?

L’evoluzione delle abitudini automobilistiche in Italia

Negli ultimi anni, le consuetudini degli italiani nel settore automobilistico hanno subito profondi cambiamenti. Se un tempo l’acquisto periodico di un’auto era la norma, oggi il noleggio a lungo termine rappresenta un’opzione più flessibile e conveniente. L’elevato costo delle auto nuove ha spinto molti a mantenere in circolazione veicoli sempre più datati, con conseguenze negative anche sull’ambiente.


La crescita del noleggio a lungo termine

I dati dimostrano come il noleggio a lungo termine senza anticipo sia una scelta sempre più diffusa tra gli automobilisti italiani. Questo servizio consente di usufruire di un veicolo per un periodo prolungato senza dover affrontare un significativo esborso iniziale, solitamente uno degli ostacoli principali all’acquisto. Nel 2023 sono stati sottoscritti oltre 710.000 contratti di noleggio a lungo termine per auto e fuoristrada, segnando un incremento del 15% rispetto al 2022. La durata media dei contratti aziendali è passata da 22 mesi nel 2022 a 23 mesi nel 2023, evidenziando un’espansione costante di questa soluzione.

I numeri rivelano inoltre tendenze interessanti legate alle tipologie di veicoli noleggiati, utilizzati sia da privati che da aziende. Tra le alimentazioni, il diesel continua a dominare con il 56,4% delle preferenze, mentre le auto a benzina rappresentano il 41,2% delle scelte per i contratti a breve termine. Tuttavia, il noleggio sta incentivando l’adozione di tecnologie più moderne, con una quota del 32,8% di veicoli ibridi tra quelli noleggiati.

Analizzando la distribuzione territoriale, la Lombardia si conferma leader nel noleggio a lungo termine, con il 33,7% dei contratti totali, seguita da Lazio (13,9%), Piemonte (9,5%) ed Emilia Romagna (8,4%). La Lombardia si distingue soprattutto nel noleggio aziendale, con un significativo 87,1% dei contratti, a conferma del suo ruolo chiave in questo settore.


Dati relativi alle auto acquistate

La crescente preferenza per il noleggio a lungo termine è legata anche all’obsolescenza del parco auto italiano. Secondo la 24a edizione del Book Unrae, nel 2023 si è registrato un lieve aumento delle immatricolazioni rispetto al 2022, ma i numeri rimangono ben al di sotto dei livelli pre-pandemia del 2019. Di conseguenza, l’età media delle auto in circolazione supera gli 8 anni.

Questa obsolescenza rallenta il ricambio tecnologico dei veicoli, con un impatto diretto sulla qualità dell’aria e sulla salute pubblica. Nel 2023, più di 9 milioni di veicoli, ovvero il 23,2% del parco circolante, erano ancora omologati Euro 4, con un’età superiore ai 18 anni. Le auto elettriche e ibride plug-in, seppur in crescita, rappresentano ancora una quota marginale, rispettivamente con 220.000 e 242.000 unità, pari all’1,1% del totale.


Il ruolo del noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine offre una soluzione efficace per affrontare questi problemi. Da un lato, permette ai consumatori di evitare l’onere finanziario iniziale legato all’acquisto di un veicolo; dall’altro, contribuisce al rinnovamento tecnologico del parco auto in circolazione. Le società di noleggio, infatti, investono in veicoli moderni che garantiscono prestazioni elevate e basse emissioni, supportando così una mobilità più sostenibile.


Conclusione

In definitiva, il noleggio a lungo termine si sta affermando come un’alternativa valida e vantaggiosa rispetto all’acquisto tradizionale, sia per aziende che per privati. Con il passare del tempo, questa tendenza potrebbe trasformare radicalmente il mercato automobilistico italiano. Resta da vedere se, nei prossimi cinque anni, il noleggio diventerà la scelta predominante, sostituendo quasi del tutto l’acquisto diretto di automobili.

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