L’aumento esponenziale dell’utilizzo di Internet negli ultimi anni ha esposto sia i privati che le aziende a un numero crescente di rischi legati alla sicurezza informatica e alla perdita di dati sensibili. Mentre per un privato la perdita di informazioni su un dispositivo personale può essere risolta con metodi relativamente semplici, per un’azienda di medie o grandi dimensioni il problema diventa più complesso e rilevante. Purtroppo, molte organizzazioni scelgono di gestire internamente i propri dati per ridurre i costi complessivi, sottovalutando i potenziali rischi. Questo approccio, sebbene ancora diffuso, sta lasciando il posto a soluzioni più sicure e affidabili come il Cloud, il Disaster Recovery e i sistemi RAID. Di seguito esploreremo le migliori strategie di backup per le aziende, con un focus particolare sulla Cyber Security e sui vantaggi che può offrire.
Backup in Cloud: vantaggi e sfide
Una delle opzioni più popolari per il backup dei dati è rappresentata dal Cloud. Ma cosa si intende precisamente per Cloud e quali sono i potenziali rischi di questa soluzione? Il termine “Cloud”, tradotto dall’inglese come “nuvola”, evoca l’idea di uno spazio virtuale in cui dati e servizi sono accessibili tramite una connessione Internet da qualsiasi dispositivo. In pratica, il Cloud consente di trasferire i dati aziendali su server dedicati, sia locali che online, permettendo la sincronizzazione tra i dispositivi collegati.
Per comprendere meglio il concetto, basta pensare a una ricerca effettuata su Google: ogni volta che utilizziamo il motore di ricerca, ci connettiamo al suo server, ovvero a un sistema basato su Cloud. Questo metodo è ideale per chi desidera conservare una copia di sicurezza dei dati online, accessibile anche in caso di guasto del proprio dispositivo. Tuttavia, la sicurezza di questa soluzione dipende dalla capacità del provider di implementare misure di gestione dei rischi e protezioni adeguate. È fondamentale scegliere piattaforme Cloud con alti standard di sicurezza, che includano servizi avanzati di backup e Disaster Recovery per garantire la protezione e l’affidabilità dei dati aziendali.
RAID: una soluzione locale per il backup
Un’altra strategia comune per la gestione dei dati è il sistema RAID, che può essere implementato sia localmente che in Cloud. Questa tecnologia si distingue per la sua flessibilità, offrendo diversi livelli che possono essere adattati alle specifiche esigenze dell’utente. Ma cosa significa esattamente RAID?
L’acronimo sta per “Redundant Array of Independent Disks” (insieme ridondante di dischi indipendenti). In termini semplici, si tratta di una tecnologia che utilizza un controller centrale per gestire l’archiviazione dei dati, migliorandone le prestazioni e, soprattutto, la sicurezza. Grazie alla capacità di sincronizzare più dischi, un sistema RAID può recuperare dati da uno o più dischi danneggiati.
I livelli RAID vanno dallo 0 al 7 e differiscono per il modo in cui i dati vengono distribuiti e replicati. Ad esempio, il RAID 0, ideale per chi cerca velocità, divide i file tra due dischi senza alcuna ridondanza, aumentando così il rischio di perdita dei dati. Il RAID 1, invece, crea una copia identica dei dati su due dischi, garantendo maggiore sicurezza a scapito della capacità di archiviazione. Livelli più avanzati, come il RAID 5, offrono un equilibrio tra capacità di memoria e sicurezza, distribuendo i dati tra almeno tre unità di archiviazione. Questo lo rende particolarmente adatto per le aziende, poiché consente il recupero delle informazioni anche in caso di guasto di uno dei dischi.
Disaster Recovery: una protezione completa
Quando le soluzioni di backup tradizionali non sono sufficienti, entra in gioco il Disaster Recovery (DR), una strategia di emergenza fondamentale per il ripristino dei dati in caso di eventi catastrofici o guasti gravi. Ma cosa si intende per Disaster Recovery? Questo termine indica un insieme di misure tecnologiche e organizzative finalizzate a ripristinare sistemi, dati e infrastrutture essenziali per il funzionamento aziendale.
Un piano di Disaster Recovery (DRP) definisce i dettagli operativi per garantire che i dati siano protetti e che i sistemi possano essere ripristinati rapidamente. La mancanza di un DRP può comportare gravi conseguenze per un’azienda, incluse lunghe interruzioni delle attività e perdite economiche significative. Secondo uno studio del 2019 condotto dal Global State of Cybersecurity, il 93% delle aziende di piccole e medie dimensioni senza un DRP, dopo aver subito una grave perdita di dati, è uscita dal mercato entro un anno.
Conclusioni
In un mondo sempre più digitale, disporre di un sistema di backup adeguato è fondamentale per la sopravvivenza delle aziende. Soluzioni come il Cloud, i sistemi RAID e il Disaster Recovery offrono diversi livelli di protezione e sicurezza, ma è quest’ultimo a rappresentare la scelta più completa e affidabile. Le statistiche parlano chiaro: un’azienda senza un piano di Disaster Recovery rischia di subire gravi danni economici e di perdere la propria posizione sul mercato.