Crisi di panico: le prime avvisaglie

Crisi di panico: un fenomeno in aumento

Il numero di persone che sperimentano crisi di panico è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, sollevando preoccupazioni tra gli esperti della salute mentale. Nonostante i progressi nelle tecniche di intervento, l’elevata incidenza tra adolescenti e adulti continua a rappresentare una sfida. Ma cosa si intende per attacco di panico? Quali sintomi lo caratterizzano? E in che modo uno psicologo può aiutare? Scopriamo le risposte.

Cos’è un attacco di panico?

Un attacco di panico, o crisi di panico, è un’improvvisa ondata di paura intensa che si sviluppa da uno stato di ansia fino a sfociare in vero e proprio terrore. Questa condizione può portare a un disturbo più complesso, chiamato disturbo di panico, caratterizzato da un costante timore di nuovi episodi, spesso influenzato dall’ambiente o dalle situazioni percepite come minacciose.

I sintomi principali

Distinguere un attacco di panico da un episodio di forte ansia non è sempre facile, poiché le reazioni possono variare da individuo a individuo. Solo una piccola percentuale di persone, circa l’11%, sviluppa un vero disturbo di panico.

Un attacco di panico si manifesta con un’improvvisa sensazione di disagio o terrore, accompagnata da almeno quattro dei seguenti sintomi elencati nelle linee guida ufficiali:

  • Palpitazioni o tachicardia
  • Paura di perdere il controllo
  • Sensazione di instabilità o vertigini
  • Tremori
  • Sudorazione eccessiva
  • Dolore o pressione al petto
  • Sensazione di soffocamento
  • Derealizzazione o distacco dalla realtà
  • Vampate di calore o brividi
  • Formicolio (parestesie)
  • Disturbi gastrointestinali o nausea
  • Sensazione di asfissia.

Le persone che sperimentano crisi di panico tendono spesso a evitare luoghi o situazioni in cui si sono verificati episodi precedenti, il che può influire negativamente sui rapporti sociali e sulla qualità della vita.

La diagnosi

Per diagnosticare un disturbo di panico, è necessario che il paziente abbia sperimentato almeno due episodi inaspettati. Tra i disturbi più comuni associati c’è il disturbo di panico con agorafobia, che si manifesta in contesti percepiti come difficili da affrontare o abbandonare in caso di crisi.

Gli eventi che spesso scatenano episodi di panico includono situazioni stressanti come matrimonio, separazioni, lutti, episodi di violenza o difficoltà economiche.

Trattamenti per le crisi di panico

Le opzioni di trattamento per affrontare le crisi di panico si suddividono in due categorie principali: la terapia farmacologica e la psicoterapia.

Terapia farmacologica

I farmaci possono essere utili per gestire l’ansia intensa e ridurre la frequenza degli episodi. Tra i più utilizzati troviamo antidepressivi, benzodiazepine o una combinazione di entrambi. Tuttavia, i sintomi possono ripresentarsi una volta interrotta la terapia farmacologica, rendendo fondamentale il supporto psicoterapico.

Psicoterapia

La psicoterapia si è dimostrata un approccio molto efficace per affrontare le crisi di panico. I trattamenti possono essere personalizzati in base alle esigenze del paziente, con due metodi principali:

  • Terapia dell’esposizione: aiuta i pazienti a confrontarsi gradualmente con le proprie paure, favorendo un processo di adattamento e controllo.
  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): si concentra sull’identificazione e la gestione dei pensieri negativi, aiutando a ridurre l’intensità e la frequenza dei sintomi.

Questi approcci mirano a dare al paziente strumenti utili per affrontare e superare le crisi, promuovendo un miglioramento significativo della qualità della vita.

Conclusioni

Il crescente numero di persone che soffrono di crisi di panico riflette il peso sempre maggiore dello stress emotivo nella vita moderna. Tuttavia, con il supporto di terapie psicoterapiche adeguate, sia in presenza sia attraverso servizi online, è possibile affrontare e superare queste difficoltà, ristabilendo un equilibrio psicofisico essenziale per il benessere generale.

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