Aste mobiliari e immobiliari: confronto

Per chi ama le serie TV o i film americani, è facile rimanere affascinati dalle scene ambientate durante aste, dove si concludono affari incredibili. Almeno una volta nella vita, molti hanno sognato di partecipare a un’asta e portarsi a casa un oggetto prezioso a un prezzo stracciato. Tuttavia, il mondo delle aste, sia immobiliari che mobiliari, è molto più complesso di quanto venga spesso rappresentato sul grande schermo. In questo articolo esploreremo le principali differenze tra questi due tipi di aste, approfondendo il funzionamento di ciascuna.


Aste immobiliari e mobiliari: una panoramica

Ogni Paese disciplina le aste secondo normative specifiche, e le informazioni che seguono si riferiscono esclusivamente alla legislazione italiana. Quando si parla di aste immobiliari, può risultare complicato identificare con precisione quali beni siano inclusi. Tuttavia, il criterio principale è semplice: i beni immobili comprendono tutto ciò che è fisso e non può essere spostato, come edifici, terreni, posti auto e altri elementi che delimitano un’area definita.


Aste immobiliari

Dopo aver chiarito quali beni rientrano in questa categoria, è utile capire come funzionano le aste immobiliari. Queste si suddividono generalmente in due modalità:

  • Asta senza incanto
    In questo caso, l’interessato deve presentarsi presso il Tribunale o il luogo designato, e sottoporre la propria offerta in busta chiusa. Questa offerta deve includere il prezzo proposto e le modalità di pagamento. Durante l’udienza, le buste vengono aperte e le proposte esaminate.
  • Asta con incanto
    Si ricorre a questa modalità solo se l’asta senza incanto non ha avuto esito positivo.

Gli annunci relativi alle aste immobiliari devono contenere informazioni dettagliate, tra cui l’indirizzo e la posizione del bene, i dati catastali, le condizioni dell’immobile, e il tipo di asta (con o senza incanto). Inoltre, devono indicare il termine per la presentazione delle offerte, il luogo della vendita, il prezzo base, l’eventuale cauzione richiesta, e le modalità della procedura.


Aste mobiliari

Le aste mobiliari, come suggerisce il nome, si riferiscono alla vendita di beni mobili sottoposti a esecuzione forzata da parte del Giudice. Questi beni vengono spesso venduti per recuperare fondi utili a coprire i costi del procedimento o soddisfare i creditori. Tra i beni mobili troviamo oggetti trasportabili o privi di vincoli legali, come automobili, motociclette, gioielli, quadri, vestiti ed elettrodomestici.

Anche le aste mobiliari seguono regole precise. Gli elementi fondamentali da considerare includono il luogo della vendita, la tipologia di asta (con o senza incanto), il prezzo base, l’importo del deposito cauzionale, il rialzo minimo, e la scadenza per presentare le offerte.


Cosa accade se un’asta va deserta?

Oltre agli aspetti burocratici, è interessante sapere cosa succede quando un’asta non riceve alcuna offerta. Se tre tentativi consecutivi falliscono, il trattamento varia tra beni immobili e mobili:

  • Beni mobili
    Dopo tre aste andate deserte e un periodo di sei mesi, il Giudice trasferisce gli atti alla Cancelleria, che si occupa della gestione successiva.
  • Beni immobili
    Per i beni immobili, il limite delle tre aste non si applica. Il Giudice può progressivamente ridurre il prezzo base di vendita, abbassandolo fino a un quarto alla volta. Dopo tre aste fallite, il prezzo può essere ulteriormente ridotto, arrivando fino al 50% del valore iniziale.

Partecipare a un’asta, sia immobiliare che mobiliare, può rivelarsi un’esperienza entusiasmante e un’opportunità di risparmio, ma richiede preparazione, conoscenza delle procedure e attenzione ai dettagli.

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