Al giorno d’oggi, l’accesso a Internet rappresenta un aspetto imprescindibile per molte attività, dallo smart working alle lezioni a distanza. Disporre di una connessione rapida e affidabile è fondamentale. Tuttavia, esistono diverse tipologie di connessioni, e la loro disponibilità dipende spesso dalla zona di residenza. Una domanda frequente tra gli utenti riguarda il confronto tra la vecchia tecnologia ADSL e le moderne connessioni 4G in termini di velocità. Per fornire una risposta esauriente, è necessario approfondire il funzionamento di entrambe le opzioni.
Cosa si intende per connessione ADSL?
Il termine ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) si riferisce a una tecnologia che consente di trasferire dati digitali ad alta velocità tramite il doppino telefonico dell’impianto telefonico domestico. Questa tecnologia, appartenente alla famiglia xDSL, è stata pensata principalmente per gli utenti residenziali e si basa sull’infrastruttura dei provider di servizi Internet. In Italia, l’ADSL è stata introdotta per la prima volta il 1° gennaio 2000, offrendo inizialmente una velocità massima di 640 kbps.
Nel tempo, le prestazioni dell’ADSL sono migliorate notevolmente, pur mantenendo le stesse basi tecnologiche. Una delle sue caratteristiche principali è la banda asimmetrica, che prevede velocità di download e upload differenti, ideali per un utilizzo casalingo. Sebbene siano disponibili vari protocolli e frequenze, qui ci concentreremo sulle velocità per confrontarla con il 4G.
Le versioni dell’ADSL disponibili offrono:
- ADSL Standard: fino a 10 Mbps in download e 1 Mbps in upload.
- ADSL 2+: fino a 24 Mbps in download e 3 Mbps in upload.
Nonostante garantisca una connessione stabile e una bassa latenza, l’ADSL non sempre risponde alle esigenze moderne di famiglie che fanno un uso intensivo di Internet.
Cos’è il 4G e come funziona?
Al contrario dell’ADSL, il 4G rappresenta una tecnologia di connessione mobile avanzata. Il termine si riferisce alla quarta generazione di standard per le reti mobili, che permette di accedere a Internet con velocità elevate. In Italia, il 4G è stato introdotto nel 2011, quando sono state assegnate le frequenze ai diversi operatori.
Questa tecnologia si basa su un sistema wireless trasmesso da antenne (note come BTS) appartenenti ai provider di servizi mobili. Le prestazioni del 4G variano a seconda delle frequenze utilizzate, le quali includono:
- 800 MHz (Banda 20)
- 900 MHz (Banda 8)
- 1500 MHz (Banda 32)
- 1800 MHz (Banda 3)
- 2100 MHz (Banda 1)
- 2600 MHz (Bande 7 e 38)
Le frequenze più basse, come gli 800 MHz, offrono una maggiore capacità di penetrazione attraverso gli ostacoli, mentre quelle più alte, come i 2600 MHz, garantiscono velocità maggiori ma con una copertura più limitata. In condizioni ideali, il 4G può raggiungere velocità teoriche di 200-300 Mbps in download e 50-100 Mbps in upload con dispositivi di categoria avanzata.
ADSL e 4G a confronto: chi è più veloce?
Dopo aver analizzato entrambe le tecnologie, il 4G emerge come il vincitore in termini di velocità teorica. Tuttavia, le prestazioni reali dipendono da molti fattori, come la copertura della rete 4G e le bande disponibili nella propria area. Un contratto 4G con un operatore che utilizza solo una o due bande potrebbe offrire prestazioni inferiori rispetto a una connessione ADSL 2+.
Per scegliere tra ADSL e 4G, è fondamentale considerare la propria zona di residenza e le velocità garantite dal provider locale. Mentre l’ADSL offre una connessione più stabile e prevedibile, il 4G è in grado di fornire velocità superiori, ma con una variabilità maggiore. La scelta ideale dipenderà quindi dalle specifiche necessità dell’utente.